Festa di laurea di una mia amica, ci sediamo tutti alla mega tavolata del pranzo e inizio a chiacchierare con il cugino della festeggiata che era seduto di fronte a me.
Essendo cresciuti nella stessa città, mi chiede che scuole avessi fatto e, conoscendo anche lui il liceo in questione, approfondiamo la conversazione.
Dopo aver parlato di professori, materie etc, mi chiede se avessimo mai fatto dei laboratori e chi del personale scolastico se ne occupasse.
Parto a raffica “Ah sisi! Se ne occupava (nome della signora)! Noi in classe la chiamavamo ***, no ma dovevi vederla, ti giuro era troppo ridicola, la sfottevamo in continuazione, poi si mangiava sempre sti cazzo di mandarini quindi una puzza di mandarini in tutta l’aula che lascia stare”
Vedendolo divertito, incalzo elencando i più disparati insulti e nomignoli che le menti di un’intera classe di ragazz* in piena età della stupidera potesse partorire.
Dopo grasse risate, mi dice che crede di conoscerla, per cui in trepidante attesa di sapere i suoi di insulti e nomignoli gli rispondo: “Ah sì? “
E lui, serissimo, “Sì, è mia madre.”
Ho cominciato a sudare l’anima arrancando vari “Noooo ma è una persona squisita! Bravissima nel suo lavoro!” ma più parlavo più sentivo la fossa sotto di me diventare sempre più profonda.
Il ragazzo aveva preso il giro largo apposta per arrivare a chiedere dei laboratori e io gli ho praticamente insultato la madre ridendogli in faccia.
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