Estate, tanti anni fa, mattina presto.
Un giovane me si reca nel solito bar per la colazione.
“Cornetto e cappuccino, grazie”
“Ecco qua”
Il giovane me decide di dare un tocco in più alla giornata e si, dai, una spruzzata di cacao.
Mentre avvicino la tazza alle labbra, il mio corpo decide di aver bisogno di aria e il naso inala aria … e cacao.
Dramma.
Bocca piena di cappuccino e impellente bisogno di starnutire … forse ce la faccio a reprimerlo, dai dai … e invece …
Mega starnuto e cappuccino sparso ovunque: bancone, specchio, bottiglie, macchina del caffe, un’esplosione di gusto.
Mi guardo intorno con la morte nel cuore e scopro di essere perfettamente solo: nessuno ha assistito, nessun testimone.
Ho già pagato, poggio la tazza e alla chetichella me ne vado.
Nessuno saprà mai chi è lo spruzzatore folle.
Inutile dire che non sono più entrato in quel bar.
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