Salgo sull’autobus, un signore davanti me si gira continuamente per guardarmi, perché credo che il puzzo gli stia trapanando il cervello, ovviamente non vede il trasportino, ma solo una donna che forse una volta era abbigliata bene, ma che ormai è totalmente sfatta, coi capelli stile Gallo cedrone, vestiti macchiati, mascara che cola da tutte le parti e come se non bastasse l’aspetto da tossica, puzza come cinque barboni messi insieme!
Mai provata tanta vergogna in vita mia!
Saliamo sul secondo aereo che è tutto pieno, persino la prima classe accoglie tutti gli assistenti di volo che rientrano alla base.
Completato il decollo, appena si spegne la spia delle cinture, è tutto un clic-clic di cinture di sicurezza slacciate velocemente ed un fuggi fuggi generale in tutte le direzioni, persino i bagni sembrano più allettanti dei posti intorno a noi!
In tutto ciò, il gatto persiste con l’effetto sirena impazzita ad un volume spacca timpani e la sua puzza ha raggiunto livelli indescrivibili, tanto che ogni volta che volgevo lo sguardo, incrociavo espressioni assassine e disgustate verso di me!
Mai volo mi sembrò più lungo ed infinito…
E credo di non essere l’unica ad averlo pensato!
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