Mi autodenuncio: ODIO IL CALCIO.
Sì, il calcio lo schifo da sempre. Non tanto lo sport in se’ (perché giocarci è anche divertente e per inciso me la cavo pure benino), quanto nel guardarlo in TV, detesto le partite, detesto i calciatori e detesto i tifosi.
Io pecora nera, sia tra gli amici che in famiglia. Tutti tifosi. Il massimo della vita è birra, cibo spazzatura e divano a tifare la squadra di turno insultando quella degli altri in una gara a chi ce l’ha più duro e con una colonna sonora fatta di rutti e cori del cazzo. Per me sono tutti un pugno di sfigati e io sono sempre a disagio quando subentra l’argomento.
Perché? Perché non me ne fotte una sega. Non conosco manco i nomi dei calciatori. Se mi chiedete il nome di 3 giocatori del Milan, dell’Inter o di qualsiasi altra squadra io non li so. Simpatizzo per il Lecce non so manco io il perché. Guardo SOLO l’Italia, SOLO per puro spirito patriottico e SOLO se arriva alla semifinale dei Mondiali o al massimo degli Europei. The end. Fine della mia conoscenza calcistica.
Poche settimane fa è saltata fuori una discussione sulla violenza negli stadi con una persona che non conosco. Se ne esce con un paio di puttanate che mi indispongono a tal punto che mi parte il sangue al cervello ed inizio ad andare giù di cattiveria con il carico da 90.
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