un’autodenuncia che arriva da lontano

Leggi l'articolo completo

Questa è un’autodenuncia che arriva da lontano e mi è riaffiorata alla mente dopo aver letto un articolo pochi minuti fa.
Avevo 5 anni e vivevo in una casa che aveva il giardino, ameno luogo in cui trascorrevo circa 7 mesi l’anno.
Era tarda primavera e mia nonna aveva acquistato dei vasetti di piante aromatiche da trapiantare nel terreno che erano rimasti vuoti in un angolo del suddetto Eden.
Al contempo, erano sbocciati i primi fiori, primule, qualche rosa e altro.
La mia piccola mente imprenditoriale ha partorito il business del secolo: riutilizzare quei vasetti per buttarci dentro fiori e piante senza radici (ovviamente) a costo zero da vendere a 1000 lire l’una (era il 1988) ai passanti, perlopiù vicini di casa, che capitavano nei pressi della ringhiera.
Mi ero organizzata benissimo, usando il muretto come banco d’esposizione e gli affari procedevano a meraviglia tanto da aver assunto un dipendente, tale Dario, mio coetaneo che viveva poco lontano.

Page: 1 2

Leggi l'articolo completo
Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Il carabiniere

Al nido, colloquio conoscitivo con le maestre di mio figlio. Una di queste era nella…

3 mesi ago

La satanista

Nel 2004, quando avevo circa quindici anni, una mia compagna di classe, che credevo amica,…

4 mesi ago

Il pos

Ieri vado al bar con la mia bimba, un bar in cui non sono mai…

4 mesi ago

Chi di sms ferisce…

Sabato, tardo pomeriggio leggermente alcolico, mi metto a scavare per nessun motivo fra gli sms…

4 mesi ago

Il veneto (ma non troppo)

Sono lombardo con origini venete e vado in vacanza proprio nel Veneto dove tengo una…

4 mesi ago

Il materassino

Ero in spiaggia, ho lasciato il mio materassino sotto l’ombrellone, sono andata a pranzare e…

4 mesi ago