Mi autodenuncio.
Sono un deficiente e me lo merito.
Casa. Interno notte.
Lei che prepara una medicina effervescente perché ha mal di gola e si guarda intorno cercando invano un cucchiaino per mescolarla.
Io che vedo la scena, mi avvicino e, con voce impostata: VIENI AMORE TE LA MESCOLO IO CON IL MIO CUCCHIAIO DA MINESTRA.
Lei che, con faccia da poker (e forse qui avrei dovuto capire…)mi porge il bicchiere.
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