Ricordo quei 5 chilometri come i più brutti della mia vita.
Una volta arrivata a casa, lasciando l’auto aperta nel vialetto, con ancora il motore acceso, vengo bloccata dai miei genitori sulla porta di casa.
A nulla sono valse le mie suppliche di lasciarmi entrare immediatamente, perché non stavo bene. Per loro sembravo sotto effetto di stupefacenti visto il colorito, il sudore e la parlantina senza senso.
Il finale l’ho fatto proprio lì, sulla porta, sotto gli occhi dispiaciuti di mia madre.
Ricordo questo aneddoto di ormai 14 anni fa con un sorriso, ma anche con un senso di inadeguatezza fuori dal comune.
Tempo dopo al mio ex raccontai tutto, perché ormai l’imbarazzo iniziale era passato.
Lui mi disse solo:
– il bagno lo avevamo anche noi. Mia madre avrebbe preferito che tu lo usassi, piuttosto che scappare via come una ladra. Tutti ci eravamo accorti che stavi male, odore a parte.
Mi sarei sprofondata!