Si susseguono una serie di insulti tra detti autisti e Mario il quale apre lo sportello e dice a mia madre “signora faccia spazio a questa creatura”.

La povera bestia staziona tranquilla vicino a mia madre sconvolta che osserva le unghie affondare nei sedili in pelle, intanto io cerco rifugio dagli insulti cercando una traversa tranquilla per poter finalmente chiamare il padrone del cane, ma purtroppo non risponde mai alle chiamate di Mario, sconsolato. infatti, la sua alternativa, è quella di portarlo in concessionaria. Decido di cercare su google il numero indicato dalla targhetta, e identifico un indirizzo. Partiamo alla volta della casa dei proprietari, e dopo poco ci ritroviamo esattamente dove avevamo trovato il cane.
Praticamente lo avevamo rapito da davanti casa sua