Si volta lentamente, spostando un po’ le mani dal volto.
“NANANANAAAAAAAA NANANANAAAAAA”
Mi vede affacciata al finestrino dal lato passeggero con l’espressione sconsolata di Simba dopo che Scar gli ha fatto fuori il padre.
Probabilmente comprende che sono più disperata di lui.
“NANANANAAAA HEI JU…” Abbassa lo stereo e tira giù il finestrino.
Io, col sorriso a 36 denti: “Salve. È lei la guardia?”
“NO!” Mi alza il finestrino in faccia, rialza il volume dello stereo, mette in moto di fretta, se ne va.
“NANANANAAAAAAAA HEI JUUUUUUUUUUDE”
La melodia sempre più lontana, fino a svanire.
Poi, dopo qualche minuto di perplessità e la tentazione di tornarmene a dormire e rendermi irreperibile alla sicurezza, si palesa la vera guardia: facciamo il giro del negozio, vediamo che è tutto apposto e forse c’è stato solo qualche contatto elettrico.
La guardia se ne va, a me non rimane che mettere l’allarme e premere dei tasti sulla schermata, guidata al telefono dall’addetto dell’ufficio sicurezza.
Essendo molto claustrofobica, stare sola nel negozio di notte mi provoca molta ansia.
Clicca qui, clicca lì, ora digita così, premi asterisco.. Non so come blocco le porte e mi accorgo di essere rimasta chiusa dentro.