Anni ’90 sabato sera in un discopub.
Musica bellissima, scatenatissime, la mia amica mi fa segno che sta morendo di caldo, bagni con file interminabili, inoltre non volevamo smettere di ballare, le faccio segno di togliersi la canottiera sfilando semplicemente le bretelline da sotto la maglia. Lei dapprima un po’ perplessa ci riesce e come segno di vittoria lancia la canottiera BIANCA (particolare importante), per aria, facendo una piroetta su se stessa. Io in modo fulmineo la acchiappo al volo e la me la nascondo dietro la schiena.
Altro particolare non trascurabile, eravamo proprio davanti al bancone e come nei migliori film, il barista lo stava pulendo con uno straccio BIANCO. La mia amica si guarda attorno in cerca della canottiera senza riuscire a vederla, finché le cade lo sguardo sullo straccio del barista.
Lo guarda malissimo e cerca di strapparglielo di mano. Il barista per un attimo sorpreso, la guarda malissimo e non molla la presa. I due iniziano a fare tira e molla senza cedere e io, che vorrei spiegare il malinteso, non ci riesco perché sono piegata in due a ridere in lacrime.
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