Capisco che dentro c’è una persona, vedo una bici per terra appoggiata in malo modo, quindi penso: “Vuoi vedere che questo è caduto?”.

Mi avvicino chiedendo: “Tutto ok?”.

Nessuna risposta.

Stella tira sempre più forte, io inciampo, istintivamente allungo il guinzaglio per non cascare sul cane e Stella si fionda dentro il cespuglio in un nano secondo.

Non faccio in tempo a rialzarmi che sento: “Ma non si può nemmeno ca*are in pace?”.
(Fratello , sapessi quanto ti do ragione).

Esce un tipo con la classica maglietta da corridore, piena di scritte, a cui chiedo umilmente scusa. Poi guardo il cane, ha il muso marrone e domando: “Stella, che hai fatto?”.

Lui: “Eh, il suo cane mi ha lavato il cu*o, signora”.
In quel momento parte il ritornello: “Lasciatemi cantaaaareee, perché ne sono fieroooo”.

Fine.

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