Nel lontano 2006 decisi che la mia tesina di maturità di liceo scientifico sarebbe stata sui frattali, cioè figure matematiche contraddistinte dalla proprietà che ogni piccola parte è, in scala, simile alla figura intera (lo so è spiegato male, famo a capirse).
Quindi per spiegare bene il concetto, ho deciso che avrei portato con me un cavolo romano, quello verde appuntito, se non l’avete presente cercate su Google e capirete subito di che parlo.
Problema: a giugno non si trovano dalle mie parti, quindi ne ho comprato uno mesi prima e l’ho congelato con l’intenzione di portarlo così, tanto i professori dovevano vedere solo la forma (idea delle balle comunque, ma tant’è).
Inoltre mi doto di un PC portatile per fare “giocare” i professori in modo che possano esplorare i bellissimi disegni prodotti dal frattale più famoso, quello di Mandelbrot.
Molto bene, siamo pronti, domani è il gran giorno.
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