Primi duemila, da poco patentati, decidiamo di andare a fare un weekend in una nota meta invernale del bellunese.
Partiamo in tre: tavole, scarponi e occorrente per rendere ancora più divertente il weekend.
Tutto fila liscio. Ci divertiamo, si beve e si fuma come solo a quell’età si riesce a fare (che se ci provo oggi mi raccogliete con lo swiffer), fino al giorno della partenza.
Ancora in chimicazza dalla sera prima, decidiamo di fare una sostanziosa colazione in centro prima di ripartire. Lì, proprio accanto al bar, un furgone con “I cani in*ami amici della pula” (cit.) ci attende con 4 pastori teutonici diligenti quanto poco inclini alla socialità.
Ci guardiamo ma S ci tranquillizza: “Non abbiamo più niente, state sereni”, ma questi schiumano dalla voglia di un verbale.
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