Fine finalmente di questa storia triste e fine della mia fiducia nell’amore che ti attende sempre dietro l’angolo (più probabilmente è un teppista malintenzionato), nella polizia (potevate anche dotarvi di sacchettini per rimettere, per situazioni del genere), e nel credere che si possa girare tranquillamente con addosso tutti gli ori della prima comunione come ero solita fare a sedici anni, pensando di non attirare l’attenzione di nessuno, alle 8 di una sera d’estate quasi deserta in una città come Milano.
E naturalmente fine della mia già traballante autostima, recuperata solo dopo molti anni, insieme ad una più decente capacità di lettura della realtà.
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